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Venerdì, 27 Settembre 2019 09:20

La carica dei robot militari

Piccoli robot, armati con telecamere e mitragliatrici utilissimi per le operazioni di avanscoperta, assalto e semplice combattimento a supporto delle truppe a terra

«Chi è simile alla bestia? e chi può combattere contro di lei?» Apocalisse 13:4

Il prodotto attualmente di maggior successo della Generl Robotics è un piccolo robot chiamato Dogo del peso di soli 11,5 kg cingolato capace di salire scale e superare ostacoli ad alta difficoltà facendo fronte a pendenze frontali fino a 40° e laterali fino a 30°.

Lavora in modo indipendente con autonomia dalle due alle cinque ore a seconda della difficoltà della missione ed è, a detta dei produttori, e da quanto chiunque può dedurre  dalla presentazione video sul sito dell’azienda, utilissimo in combattimento a supporto delle truppe a terra perchè è capace di andare in avanscoperta ed individuare dove si nasconde il nemico grazie alle sue microtelecamere.

Oltre ai robot per le operazioni di terra la società sta investendo ora anche in sistemi capaci di combattere specificatamente contro i veicoli aerei a loro volta senza pilota. Il sistema Pitbull-3 Anti Drone è dotato di mitragliatrici da 7,62 o 5,56 mm integrate da unità optoelettroniche (l’optoelettronica è quella branca dell'elettronica che studia i dispositivi elettronici che interagiscono con la luce). I radar di questi sistemi sono dotati forniscono un raggio di rilevamento dei droni di 5 km ed un sistema di interferenza che opera su cinque diversi intervalli di frequenza è in grado di distruggere i vari canali di dati utilizzati dai droni per il controllo, il GPS e scaricare i video.

Secondo Rakishev, come hanno dimostrato i recenti eventi in Arabia Saudita, contrastare i droni da combattimento sta diventando uno dei compiti di sicurezza più importanti nel mondo moderno.

"Il rafforzamento delle capacità non letali delle armi prodotte dalla nostra compagnia ci consente di intercettare i droni durante il volo, garantendo la sicurezza del perimetro", ha detto.

Le guerre del futuro

Se da una parte l’introduzione dei droni volanti è stata una innovazione epocale, come dimostra per altro l’episodio della Aramco, dall’altra le apparecchiature a terra tipo il Pitbull-3 Anti Drone non possono che essere la naturale risposta. E’ pervedibile (forse anche auspicabile) che l’industria bellica si possa indirizzare verso sistemi sempre più piccoli, automatici ed efficaci capaci di combattersi tra loro. 

Fonte: https://it.sputniknews.com/mondo/201909268134496-la-carica-dei-dogo-i-robot-militari-israeliani-potrebbero-venire-prodotti-in-russia/