Mandare i propri figli a scuola non è più una garanzia di “buona” educazione. Anzi, in certi casi si potrebbe ormai affermare che certe scuole sono una certezza di dis-educazione:
Per molte famiglie la scuola così com’è, rappresenta un dramma quotidiano: figli che la frequentano malvolentieri, con poca voglia di imparare o se ce l’hanno, sono magari frustrati perché non riescono a farlo nei tempi e modi di cui avrebbero bisogno. Studenti che portano a casa ore di compiti per fissare bene in testa informazioni che spesso sono anche inutili e genitori che li devono seguire fino a tarda ora per accertarsi che vengano svolti. Il fatto che la scuola sia sempre ‘datata’: in tanti preferirebbero che venissero forniti strumenti, anziché informazioni preconfezionate che sono valide solo ad oggi; uno studente che ha completato il suo ciclo di studi ha appena finito di acquisire una mole di ‘dati’ che per il suo presente di allora saranno già vecchi. Cosa ben diversa sono gli strumenti (di ricerca, di senso critico, di autocontrollo e potrei continuare…) che gli torneranno utili per tutta la vita.
Di fronte alla scelta di non usufruire della scuola pubblica, statale o privata, le possibilità rimangono due:
- Homeschooling, ossia l’educazione impartita a casa dai genitori (solitamente dalla mamma)
- la scuola parentale per chi non se la sente o non ha la possibilità di fare homeschooling e si associa ad altri genitori che hanno una visione simile per delegare l’istruzione dei figli a persone di fiducia, possibilmente formate per questo compito, con un gruppo classe più o meno numeroso
La SCUOLA PARENTALE / HOME SCHOOLING cioè lo SCUOLA A CASA è legale, garantita dalla Costituzione, sempre più diffuso in Italia e una possibilità che nasce dall'esigenza dei genitori di garantire una educazione cristiana, libera dai lacci che lo Stato mette anche alle paritarie, dove i genitori stessi o persone da loro scelte, decidono di occuparsi dell’istruzione dei figli.
Permette un passaggio diretto dei valori genitoriali e i bambini imparano a familiarizzare più facilmente e con l’apprendimento naturale potrete aiutare i vostri figli a crescere in libertà, dando loro la possibilità di imparare in maniera gioiosa, esplorativa, veloce e appassionata, nel rispetto dei propri ritmi, contro gli insuccessi ed abbandoni scolastici dalla scuola “pubblica”.
Si stima che sianio circa un migliaio le famiglie che anche in Italia hanno scelto l'educazione parentale, ma il numero è in crescita man mano che l'insoddisfazione verso la scuola tradizionale cresce tra le famiglie, anche per via di programmi discutibili come quello sul gender, la vaccinazione obbligatoria.
i ragazzi educati “in casa” negli Stati Uniti sarebbero oggi all’incirca 2 milioni, 70 mila in Inghilterra, 60 mila in Canada, 3 mila in Francia e 2 mila in Spagna.
La scuola oggi, sembra spesso come un grande parcheggio,
Cosa dice la legge?
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Questa possibilità, in Italia, è garantita dagli articoli 30, 33 e 34 della Costituzione.
Articolo 30 della Costituzione Italiana.
È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio.
Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.
Già da qui si capisce che la costituzione mette in prima posizione i Genitori, e solo in caso di incapacità degli stessi, allora si interviene delegando il compito dell’istruzione ed educazione alla scuola. La costituzione non parla solo di responsabilità ma anche di istruzione quindi si presume che i genitori siano in grado di istruire ed educare i propri figli.
Gli articoli 30 e 33 della Costituzione sanciscono che è diritto e dovere del genitore provvedere all’istruzione dei figli, senza fare della frequenza di una scuola statale o paritaria un obbligo di legge.
L’educazione parentale può essere scelta per tutti gli anni dell’obbligo scolastico; arrivando fino, per chi lo desidera, all’università.
Tutti gli anni i genitori devono mandare una dichiarazione al dirigente scolastico di riferimento in cui autocertificano l’intenzione di adempiere l’obbligo istruttivo nei confronti dei figli con l’educazione parentale. Alla fine dell’anno la scuola può richiedere la verifica dell’avvenuta istruzione con un esame. Gli esami di idoneità servono per formalizzare la carriera scolastica dello studente che si presenterà all’esame da privatista.
Legislativamente i genitori assolvono il loro dovere e diritto nell’istruzione dei figli con l’autocertificazione annuale in cui si dichiara di possedere le capacità tecniche ed economiche per provvedere all’istruzione dei propri figli.
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Le classi sono formate da pochi alunni, i quali, al termine di ogni anno, per poter accedere alla classe successiva, devono sostenere un esame di idoneità. L’esame si svolge all’interno di una scuola statale o paritaria e serve a garantire che vengano assolti gli obblighi di istruzione richiesti dal Ministero.
VIGILANZA ADEMPIMENTO OBBLIGO SCOLASTICO
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VIGILANZA ADEMPIMENTO OBBLIGO SCOLASTICO
Come suddetto, la scuola che riceve la domanda di istruzione parentale deve vigilare sull’adempimento dell’obbligo scolastico dell’alunno. La competenza è del dirigente scolastico.
A vigilare non è soltanto il dirigente della scuola ma anche il sindaco, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, del DM 489/2001, ove si legge:
“Alla vigilanza sull’adempimento dell’obbligo di istruzione provvedono secondo quanto previsto dal presente regolamento:
a) il sindaco, o un suo delegato, del comune ove hanno la residenza i giovani che, in virtù delle disposizioni vigenti, sono soggetti al predetto obbligo di istruzione;
b) i dirigenti scolastici delle scuole di ogni ordine e grado statali, paritarie.”
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Riceviamo notizia e rilanciamo, a riguardo dell’Associazione Famiglia di Marca di Treviso
- Homeschooling: i genitori, in diretta da casa, riceveranno via internet, le istruzioni sui compiti da assegnare ai loro figli giornalmente. Verrà garantito il supporto a distanza della Dott.ssa Maria Chiara Nordio;
- Scuola Parentale fisica, con particolare attenzione per i bambini BES (bisogni Educativi Speciali): le lezioni si svolgono ogni mattina dalle 8:30 alle 12:30 (un’ora di questo tempo verrà dedicato all’insegnamento della dottrina cristiana e alla preghiera).
Per informazioni più dettagliate è possibile contattare Nicola Pasqualato al cell: 338 916 2234.
Articoli
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