Un chip impiantato (testato su scimmie) permetterà di entrare in simbiosi con l'intelligenza artificiale, controllare smartphone e computer. Non è più fantascienza, ma il traguardo raggiunto da Neuralink. Primo passo: aiutare i pazienti paraplegici a controllare dispositivi con la mente. Con l'obiettivo di migliorare il pensiero, potrà avere in seguito infinite applicazioni e con l'obiettivo più a lungo termine e su larga scala di generare "superintelligenze digitali"..
Se vogliamo sopravvivere all'avanzata delle macchine, ci conviene fonderci a loro, lasciando che l sfera digitale affianchi sempre di più quella biologica: lo dice uno che di futuro se ne intende.
I biohacker sono persone e comunità che fanno ricerca biologica nello stile hacker: ovvero al di fuori delle istituzioni e in forma aperta e orizzontale. Sono convinti che la fusione tra corpo e tecnologia sia il futuro della specie umana, per questo puntano a migliorare il corpo con impianti tecnologici che ne aumentano le capacità.
Fare shopping con un dito: difficile da credere eppure non impossibile. In Australia c’è già chi ci sta lavorando